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Buccheri sorge sulle pendici settentrionali del Monte Lauro (987 m s.l.m.), ad un'altitudine di 820 m s.l.m., le parti abitate più alte del paese ricadono nel centro storico del Castello proprio al di sotto del Monte Castello e presso l'abitato di Contrada Piana Sottana che è situato ad un'altitudine di 910 m s.l.m. ed è l'abitato più alto di Buccheri, sulle montagne attorno al paese, è più precisamente sul Monte Calvario è situato il Santuario del S.S. Crocifisso, che essendo rivolto verso l' Etna sovrasta il paese e si gode di un ampio panorama.
Il territorio di Buccheri è molto vasto e arriva fino ad un'altitudine di 180 m s.l.m. proprio in contrada Rizzolo. Dal Monte Castello nelle giornate serene e senza foschia, si gode un ampio panorama che va dal golfo di Catania fino ai monti di Enna e Caltanissetta. Inoltre sempre durante le giornate serene e senza foschia dal Monte Contessa (parte di sopra,dove sono situate le antenne della Nato), si gode un ampissimo panorama che va dal golfo di Catania fino alla parte interna della Sicilia.
Sono incerte le origini di Buccheri, così come del nome: mentre alcuni lo fanno derivare dal "Buker", nome di un comandante saraceno, altri dalla combinazione di "Bous" e di "Hera", a testimoniare che qui vi pascolavano le sacre vacche di Hera, altri ancora dall'arabo Bukir (allevamento di Buoi) o dal vocabolo siciliano, derivante dalla lingua normanna, usato per indicare i macellai: bucceri (vucceri) - macellaio (da bouchier).
Il territorio intorno è ricco di testimonianze archeologiche che dimostrano la presenza dell'uomo in antichissima data: una serie di capanni pastorali, costruiti con tecnica megalitica ricordano tale presenza. II mito ricorda poi che in queste contrade il pastore Dafni pascolava i suoi armenti e quelli degli dei, al suono del flauto.
Collocata lungo le pendici del monte Lauro (986 m) vide insediarsi sul suo territorio Siculi, Romani, Bizantini e Arabi. Furono proprio gli Arabi a colonizzare il territorio, in precedenza e in gran parte ricoperto di vaste pineta e boschi di frassini e querce, procedendo ad un vasto programma di "appoderamento".